Sembra quasi il titolo di un trattato, ma si tratta solamente di una riflessione di questa mattina, sviluppata nell'arco delle ultime settimane sulla base di anni di esperienza. Insomma, un pensiero da poco che mi potevo risparmiare, come metà della roba che scriviamo sui curriculum prima di spedirli. Spero che almeno sia più utile.
Il fatto è che, come moltissimi altri, io sono costretto a utilizzare gran parte del mio tempo per viaggiare in treno. Sì, insomma, da anni sono uno dei tanti pendolari d'Italia e del mondo (e dell'Universo, questo e quelli paralleli): persone impegnate a raggiungere luoghi di studio o lavoro e costretti come sardine all'interno di scatole metalliche sferraglianti. Detto così, fra l'altro, suona persino meglio di come sia.
Ad ogni modo, ho scritto "utilizzare" e non "sprecare" per una ragione specifica. Tolti quegli individui che asseriscono di gradire il viaggio quotidiano in treno (quelli che non si ricredono in fretta, ne converrete, sono una piccola minoranza), la maggior parte dei pendolari preferirebbe combattere contro un orso polare a mani nude una volta al mese piuttosto che essere costretto agli spazi, agli orari (ritardi compresi) ed ai rumori del treno: tuttavia, è sempre possibile cercare di impiegare il tempo che andrebbe altrimenti davvero perso facendo qualcosa di fruttuoso. Non ho la pretesa di dare suggerimenti realmente utili (dopotutto, durante il viaggio scrivo sul blog), ma chissà che non vi butti lì lo spunto per un'idea. Magari finite per fare qualcosa di produttivo al punto da guadagnarci persino economicamente... che non è lo scopo di questa riflessione, ma nel caso mi accontento del 20%.
-scrivere: beh, era naturale iniziassi da questa. Basta poco, un taccuino, una penna e via di fantasia. Si possono appuntare spunti per riflessioni, linee guida per una ricerca, qualche frase ad effetto, veri e propri pezzi di racconti o persino romanzi (tutti d'un fiato, alé!). Addirittura -e so che sembra incredibile- scrivere in un blog!
Quello che preferisco fare io è lavorare alle mie ambientazioni, al contorno in cui prende vita il mondo di turno. Non mi concentro tanto sui personaggi (anche se non di rado approfitto del viaggio per crearne di nuovi), ma su ciò che potrebbero incontrare durante i loro viaggi, il loro "vivere" la storia. Ciò è valido per il fantasy e lo sci-fi più di altri, ma si potrebbe tranquillamente spendere il proprio tempo per descrivere ciò che c'è dentro una bottega anche se si stesse scrivendo un romanzo di formazione: tutto aiuta a capire più in fretta con cosa andranno ad interagire i nostri protagonisti.
-Ascoltare musica: va bene, va bene, questa è troppo facile, ma non potevo lasciarla fuori dall'elenco. A parte il fatto che quest'attività può essere portata avanti contemporaneamente ad alcune altre scritte qua sopra e qua sotto (e qui e quo), la musica aiuta ad appacificarsi, esalta le emozioni, coglie la nostra inclinazione del momento e la incalza. Inoltre è una delle più grandi fonti di ispirazione, l'alimento principe della fantasia.
È... vabbè, basta così!
-Disegnare: si tratta di un'attività più complessa di altre, al di là della propria capacità. Il treno vibra parecchio, stare in piedi non aiuta e gli spazi sono quelli che sono (a volte concedono giusto il minimo per respirare), ma è sempre possibile buttare giù qualche schizzo, qualche idea che deve ancora prendere forma: come sopra, basta una penna, un taccuino e via!
-esercitare superpoteri (giusto per non dare al post un taglio troppo serio, sia mai!).
-programmarsi la giornata: a volte si può fare il punto sui nostri impegni e riorganizzare la propria agenda, giusto per assicurarsi di non dimenticare nulla!
-lavorare: con un PC portatile è pure più facile riuscirci, in certi casi (dipende dal lavoro), ma se si devono fare chiamate di routine oppure se si deve organizzare il proprio piano d'azione, potrebbe essere un ottimo momento per farlo in tutta calma... poi beh, si può fare pure in ufficio, eh!
-studiare: come sopra, potrebbe essere un buon momento per buttarsi sui libri e le lezioni e ripassarle, impararle e ripeterle mentalmente. Meno da fare dopo, no?
-leggere: ...il mio blog. Scherzi a parte, dato che questo lo state già facendo, potrebbe essere un ottimo momento per buttarsi su qualche nuovo libro. Il trasporto di un volume o di un e-reader magari è scomodo, ma spesso ne vale la pena, perché in viaggio si legge bene: ci si estranea per un po' dalla realtà da pendolari e ci si catapulta altrove, ricaricando le batterie in vista o dopo la giornata di studio/lavoro.
-social: beh, diciamo che si potrebbe parlare di cazzeggiare, ma in fondo lo facciamo tutti (chi ci lavora rientra nella categoria più su). Se vi piace aggiornare pagine FB, scrivere su g+, twittare messaggi o caricare foto su Instagram e simili, beh, il viaggio in treno è un ottimo momento per curare i vostri profili!
-videogiocare: ok, serve una console portatile o un'app sullo smartphone o sul tablet, ma è di certo un'attività diffusa e piuttosto rilassante, oppure impegnativa ma appagante. Io, dico la verità, una partita a Zelda o a un GDR la faccio più che volentieri pure in treno!
Beh, per ora l'elenco termina qui.
Certo, questo discorso è valido per il treno, quindi di per sé è un caso circoscritto ad un certo numero di pendolari. Inoltre, ovviamente, c'è chi viaggia per più e chi per meno tempo al giorno, ma a queste due critiche vorrei rispondere con due importanti constatazioni che forse avrei dovuto mettere in premessa: "non prendiamoci troppo sul serio, era solo una riflessione perché non sapevo che fare sul treno" e l'ancora più importante "chissenefrega"!
Come sempre scherzo (solo in parte).
Se vi vengono in mente altre attività fattibili durante i viaggi in treno, scrivetele pure in risposta!